IL PROGETTO
ATTASUB (Analytical Tools and Technical Assessment for large scale Seismic Upgrade of Bridges 2023-2025)

Coordinatore:
- Prof. Antonio Occhiuzzi
(Università degli Studi di Napoli Parthenope)
Unità di ricerca :
- Università degli Studi di Napoli Parthenope (Prof. A. Occhiuzzi)
- Università degli Studi di Napoli (UNINA) Federico II (Prof. Daniele Losanno)
- Istituto per le Tecnologie della Costruzione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ITC-CNR) (Ing. Antonio Bonati)
Finanziamento:
Il progetto ATTASUB è finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), nell’ambito dei progetti PRIN 2022 (Progetti di rilevante interesse nazionale).
Settore ERC: PE8_3 Civil engineering, architecture, offshore construction, lightweight construction, geotechnics


Introduzione
La rete stradale in Italia conta circa 840.000 km. A causa della morfologia geografica si contano circa 60.000 ponti; la maggior parte di essi sono stati costruiti negli anni ’50 e ’60 del secolo scorso, nel percorso di ricostruzione del Paese dopo la Seconda Guerra Mondiale. Pertanto, la stragrande maggioranza dei ponti stradali italiani ha superato la durata di vita nominale. Dopo il crollo del ponte Morandi a Genova nel 2018, nel 2020 sono state emanate nuove linee guida italiane per un’analisi semplificata del rischio di questo insieme di decine di migliaia di ponti esistenti. I primi risultati dell’analisi hanno mostrato che molte migliaia di ponti stradali necessitano di rafforzamento e/o riparazione. Inoltre, la maggior parte di essi sono stati concepiti senza tenere conto delle azioni sismiche.
È quindi necessario uno sforzo straordinario per la riabilitazione dei ponti stradali italiani. Il Piano di Risanamento e Resilienza, redatto secondo il piano europeo NextGenerationEU, contiene una disposizione specifica che affronta questo argomento, con l’obiettivo di completare la riabilitazione di una parte significativa di tali ponti nei tempi assegnati.Mentre il consolidamento di un ponte per i carichi del traffico è tipicamente un processo semplice, il miglioramento per i carichi sismici secondo le tecniche attuali potrebbe implicare un certo grado di complessità nell’analisi delle vibrazioni del ponte a causa di cuscinetti inadeguati e spazi disponibili insufficienti nei giunti di dilatazione. Infatti, l’isolamento sismico attraverso il disaccoppiamento del movimento dell’impalcato del ponte dalle sottostrutture è stato ampiamente riconosciuto come una delle soluzioni più efficaci per ridurre la forza laterale dovuta ai terremoti. Per il ponte esistente, tuttavia, l’analisi modale mostra che gli spostamenti disaccoppiati combinati con le dilatazioni termiche possono comportare esigenze di spazio tra gli impalcati più elevate di quelle disponibili, questo rappresenta una delle principali limitazioni di tale tecnica. Il ruolo chiave degli smorzatori supplementari può aiutare a controllare meglio le vibrazioni e a ridurre gli spostamenti di progetto entro limiti consentiti senza aumentare le accelerazioni spettrali.
Obiettivi e metodologia del progetto
Questo progetto mira a sviluppare soluzioni efficaci per l’adeguamento sismico dei ponti esistenti con soluzioni ottimali per controllare le vibrazioni sismiche attraverso smorzatori supplementari e prevenire gravi danni ai componenti strutturali. Quando adottato per sostituire gli appoggi esistenti, l’isolamento sismico può rappresentare un’opzione conveniente, a condizione che non vengano superati gli spostamenti orizzontali compatibili. È quindi necessario un livello di smorzamento superiore a quello comunemente raggiunto mediante dispositivi di isolamento sismico. Ciò, a sua volta, deve tenere conto di un elevato livello di smorzamento non proporzionale, che non può essere gestito dall’analisi modale classica dei ponti e richiede modelli specifici e procedure di progettazione per il controllo delle vibrazioni.
Il progetto combina la modellazione dinamica di ponti isolati attraverso metodi non convenzionali che tengono conto di meccanismi di smorzamento elevato con strategie di progettazione ottimali da selezionare durante il processo decisionale.
Al fine di perseguire gli obiettivi appena descritti, il progetto ATTASUB è stato organizzato in 5+1 Work Package (WP):
- WP0 – Gestione del progetto
- WP1 – Estrazione di dati e classificazione dei ponti esistenti
- WP2 – Modellazione dinamica di ponti
- WP3 – Strategie di progettazione e soluzioni tecniche
- WP4 – Casi di studio
- WP5 – Diffusione
