Il gruppo di ricerca dell’Università di Napoli “Parthenope” è composta dai professori ordinari Antonio Occhiuzzi e Francesca Ceroni, il professore associato Nicola Caterino e la ricercatrice Alessia Campiche. 

Antonio Occhiuzzi è professore ordinario di Tecnica delle Costruzioni presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope” da gennaio 2013. Ha ricoperto la carica di Direttore dell’Istituto per le Tecnologie della Costruzione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, dal novembre 2014 all’ottobre 2018 e dal febbraio 2019 al febbraio 2023. Impegnato su diverse tematiche di ricerca, ha prodotto vari contributi sul controllo strutturale attivo e semi-attivo della risposta strutturale dovuta al sisma e al vento, sulla protezione sismica del patrimonio edilizio mediante l’adozione di sistemi di early warning, sul rinforzo di strutture in c.a. e in muratura mediante materiali compositi, sull’analisi a rottura di archi murari, sul comportamento di ponti ferroviari in acciaio e su interventi di rinforzo di ponti esistenti. Dal 2000 è titolare di numerosi insegnamenti accademici nel campo dell’ingegneria strutturale, per le lauree triennali e magistrali in Ingegneria Civile, nonché nei programmi di dottorato di ricerca. È editor accademico ed autore di numerosi articoli su riviste scientifiche di carattere nazionale ed internazionale. Ha presieduto e coordinato diverse commissioni nell’ambito normativo nazionale ed internazionale e dal 2022 è Presidente della “Commissione di studio per la predisposizione e l’analisi di norme tecniche relative alle costruzioni” del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Francesca Ceroni è professore ordinario di Tecnica delle Costruzioni presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, dottore di ricerca in Ingegneria delle Strutture. La sua attività di ricerca spazia in diversi settori dell’ingegneria strutturale; i suoi studi ed il suo contributo originale si inseriscono principalmente nelle seguenti tematiche generali: utilizzo di materiali compositi per applicazioni strutturali (rinforzo esterno di elementi in cemento armato e muratura con materiali FRP e FRCM, rinforzo interno di elementi in calcestruzzo con barre in FRP), vulnerabilità di edifici esistenti su larga scala, analisi della sicurezza strutturale di edifici ed elementi in muratura e c.a. Tutti i temi sono investigati con sviluppi di tipo sperimentale, teorico e normativo. È autrice di 245 articoli scientifici pubblicati in atti di convegno e in riviste specializzate, sia a carattere nazionale che internazionale. Dal 2002 è titolare di numerosi insegnamenti accademici nel campo dell’ingegneria strutturale, per le lauree triennali e magistrali in Ingegneria Civile, nonché per programmi di dottorato di ricerca. Dal 2003 è responsabile di diversi progetti di ricerca nazionali e internazionali, competitivi e non. Dal 2002 è membro di commissioni di studio e normative nazionali ed internazionali.

Nicola Caterino è professore associato di Tecnica delle Costruzioni presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, dottore di ricerca in Rischio Sismico, ricercatore associato presso l’Istituto per le Tecnologie della Costruzione del CNR. Impegnato dal 2003 in attività di ricerca su tematiche di ingegneria strutturale, con particolare riferimento alle tecniche di controllo passivo e semi-attivo delle vibrazioni, alla valutazione sperimentale della sicurezza sismica di elementi non strutturali, all’adeguamento sismico di strutture esistenti, ai metodi decisionali multi-criterio per la selezione di interventi di adeguamento, alla mitigazione del rischio sismico su larga scala e alla dissipazione aggiuntiva per la riduzione della domanda strutturale da vento estremo su turbine eoliche.Dal 2006 è titolare di numerosi insegnamenti accademici nel campo dell’ingegneria strutturale, per le lauree triennali e magistrali in Ingegneria Civile, nonché per programmi di dottorato di ricerca. Dal 2015 è responsabile di diversi progetti di ricerca nazionali e internazionali, anche su base competitiva. È editor accademico e revisore per numerose riviste internazionali. È autore di oltre 130 articoli scientifici pubblicati in atti di convegno e in riviste specializzate, sia a carattere nazionale che internazionale.

Alessia Campiche è ricercatrice presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, a partire da giugno 2024 e dottore di ricerca in Ingegneria Strutturale e Geotecnica e Rischio Sismico. La sua ricerca si concentra principalmente sul comportamento strutturale e termico dei sistemi in acciaio, nonché sulla performance sismica dei ponti. In particolare, ha condotto ampi studi e ricerche sperimentali sulla performance sismica e termica delle strutture leggere in profili di acciaio sottile piegati a freddo (CFS) e sul comportamento sismico di componenti architettonici non strutturali, come le partizioni interne, sviluppando soluzioni innovative. Inoltre, ha lavorato su strutture in acciaio tradizionali, prestando particolare attenzione al comportamento dei collegamenti ed ha indagato la performance sismica di ponti esistenti nell’ambito di diversi progetti di ricerca nazionali.Attivamente coinvolta in numerose iniziative di ricerca nazionali e internazionali, è autrice di diverse pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali. La sua ricerca attuale comprende studi analitici ed indagini sperimentali sul comportamento strutturale dei sistemi di scaffalature industriali metalliche, analisi sulla performance dei ponti esistenti e conseguenti interventi di rinforzo/adeguamento, studio del comportamento strutturale di fondazioni per turbine eoliche ed analisi comportamento strutturale di murature storiche. Nell’ambito del progetto ATTASUB, il gruppo di ricerca dell’Università di Napoli “Parthenope” si occupa del coordinamento nell’ambito del WP0, della definizione dei casi di studio nell’ambito del WP1, dell’analisi e della modellazione di ponti isolati alla base e con smorzamento alto e della definizione dei fattori di smorzamento da utilizzare in questi casi nell’ambito del WP2.